Gli ultras del Radnicki esultano con i propri giocatori |
Molto importante e di notevole rispetto,
quindi, è anche il retaggio storico e sociale del Radnicki Nis, club serbo
della massima divisione, ma che aveva speso bene il suo nome ed il suo blasone
anche al tempo del campionato jugoslavo. Il Radnicki (termine che nella lingua
serba significa “lavoratori”) è la squadra di Nis, la terza città del paese, e
fondato nel 1923 dall’attivista comunista Milos Markovic. I suoi colori sociali
sono da sempre il bianco e il rosso e la sua posizione molto vicina per varie
conseguenze al Partito dei Lavoratori. Il Radnicki ha disputato un gran numero
di campionati nella massima divisione sia jugoslava che serba ed è giunto 3° sia
nel 1980 che nel 1981, al tempo in cui il campionato della Jugoslavia godeva di
notevole prestigio ed era molto competitivo. Mentre nell’82 si è spinto fino
alle semifinali di Coppa UEFA, eliminato dall’Amburgo. Ai biancorossi riuscì
anche di eliminare il Napoli di Krol con due pareggi. Nel 1975, invece, ha
vinto contro i turchi dell’Eskisheirspor la Coppa dei Balcani, suo unico trofeo
internazionale.
La
tifoseria del Radnicki ha continuato a mantenere nell’epoca attuale la sua
etichetta di tifoseria molto calorosa ed attaccata ai colori sociali del club.
Allo stadio Cair di Nis (tra l’altro con importanti lavori di rifacimento in
atto) non manca mai una presenza numerosa di pubblico, soprattutto nelle
partite di cartello, con il tifo quasi sempre incessante. Le sfide più attese
sono ovviamente quelle contro le belgradesi Stella Rossa e Partizan, avversarie
storiche. Ma anche altre sfide di campionato registrano una presenza di
pubblico importante. Del resto il Radnicki non è mai stato aiutato da nessun
tipo di regime. La forza del club di Nis consiste soprattutto nel settore
giovanile che ha sfornato dei veri e propri talenti come Dragan Stojkovic su
tutti che venne anche in Italia al Verona, quindi Binic, Halilovic, Antic,
Ostojic e molti altri, gente che ha fatto la storia del calcio da queste parti
e non solo. Uno spicco di Italia veleggia anche in questa città cuore della
Serbia ed è lo sponsor tecnico della Legea, di cui quelli del Radnicki paiono
essere molto affezionati.
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