mercoledì 19 giugno 2013

Radnicki Nis, la tradizione di un club e dei tifosi


Gli ultras del Radnicki esultano con i propri giocatori
Molto importante e di notevole rispetto, quindi, è anche il retaggio storico e sociale del Radnicki Nis, club serbo della massima divisione, ma che aveva speso bene il suo nome ed il suo blasone anche al tempo del campionato jugoslavo. Il Radnicki (termine che nella lingua serba significa “lavoratori”) è la squadra di Nis, la terza città del paese, e fondato nel 1923 dall’attivista comunista Milos Markovic. I suoi colori sociali sono da sempre il bianco e il rosso e la sua posizione molto vicina per varie conseguenze al Partito dei Lavoratori. Il Radnicki ha disputato un gran numero di campionati nella massima divisione sia jugoslava che serba ed è giunto 3° sia nel 1980 che nel 1981, al tempo in cui il campionato della Jugoslavia godeva di notevole prestigio ed era molto competitivo. Mentre nell’82 si è spinto fino alle semifinali di Coppa UEFA, eliminato dall’Amburgo. Ai biancorossi riuscì anche di eliminare il Napoli di Krol con due pareggi. Nel 1975, invece, ha vinto contro i turchi dell’Eskisheirspor la Coppa dei Balcani, suo unico trofeo internazionale.


 
La sua tifoseria è molto calorosa e rumorosa. Nel ’62 in diverse centinaia viaggiarono alla volta di Skoplje, nella regione della Macedonia, per sostenere la loro squadra contro il Vardar, partita che avrebbe segnato per la prima volta la promozione del Radnicki nel massimo campionato. Ma il primo gruppo organizzato venne ufficialmente fondato nel 1989, alla vigilia di una partita contro la Stella Rossa, con il nome di Meraklije. Tra la tifoseria del Radnicki molto radicate sono le idee anti-naziste. Storicamente, infatti, la città di Nis ha sofferto una delle rappresaglie più sanguinose dell’occupazione tedesca del II conflitto bellico. Le 12.000 esecuzioni sulla collina di Bubanj portano ancora una grave ferita nella storia di questa città. Nis subì complessivamente una forte dominazione nazista che di conseguenza hanno portato la sua tifoseria a spingersi su posizioni dichiaratamente di sinistra.


 La tifoseria del Radnicki ha continuato a mantenere nell’epoca attuale la sua etichetta di tifoseria molto calorosa ed attaccata ai colori sociali del club. Allo stadio Cair di Nis (tra l’altro con importanti lavori di rifacimento in atto) non manca mai una presenza numerosa di pubblico, soprattutto nelle partite di cartello, con il tifo quasi sempre incessante. Le sfide più attese sono ovviamente quelle contro le belgradesi Stella Rossa e Partizan, avversarie storiche. Ma anche altre sfide di campionato registrano una presenza di pubblico importante. Del resto il Radnicki non è mai stato aiutato da nessun tipo di regime. La forza del club di Nis consiste soprattutto nel settore giovanile che ha sfornato dei veri e propri talenti come Dragan Stojkovic su tutti che venne anche in Italia al Verona, quindi Binic, Halilovic, Antic, Ostojic e molti altri, gente che ha fatto la storia del calcio da queste parti e non solo. Uno spicco di Italia veleggia anche in questa città cuore della Serbia ed è lo sponsor tecnico della Legea, di cui quelli del Radnicki paiono essere molto affezionati.

 

Nessun commento:

Posta un commento