Anche se dai contenuti principalmente
amichevoli come in questo caso, una sfida tra Olanda ed Italia non rappresenta
mai una partita come tutte le altre. Il confronto tra azzurri ed orange si
identifica oramai come una classica del calcio mondiale, mettendo oltretutto a
confronto due distinte filosofie di gioco, quasi sempre totale ed atletica
quella degli olandesi, principalmente tattica e del primo non prenderle quella
degli italiani. Quello di mercoledì ad Amsterdam oltretutto sarà il 17
confronto tra le due nazionali nel corso della storia, 11esimo per quanto
riguarda i confronti amichevoli. La prima volta le due squadre incrociarono le
proprie ambizioni in una gara amichevole a Genova terminata 1-1, ma che in cui
non mancarono le emozioni.
Ad ogni modo, il primo confronto di una certa
importanza tra italiani ed olandesi si registrò a cavallo del 1974 e del 1975.
Le due squadre si contendevano l’accesso alla fase finale della Coppa Europa.
L’Olanda era la squadra più ammirata e copiata (molte volte vanamente) del
calcio mondiale per le sue teorie del gioco totale, l’Italia invece viveva una fase
di rifondazione. A Rotterdam gli orange trionfarono per 3-1 nonostante il
vantaggio iniziale di Boninsegna. Infatti segnò Rensenbrink e quindi Cruyff ci
castigò due volte nonostante una marcatura arcigna da parte di Oriali. L’Italia
poi vinse a Roma con gol di Capello, ma l’Olanda era già qualificata o quasi.
In verità gli olandesi ci beffarono anche in
Argentina nel ’78. Brandts nel tentativo di anticapre Bettega infilò il proprio
portiere Schrijvers, ma poi i tulipani specularono sulla presunta miopia di
Zoff sui tiri dalla distanza e lo stesso Brandts e quindi Haan sorpreso
l’estremo difensore della Juve con cannonate da distanza siderale.
L’Italia però si prense una clamorosa
rivincita il 29 giugno del 2000 proprio ad Amsterdam. Si giocava la semifinale
della Coppa Europa. L’Olanda macinò gioco in tutti gli angoli del campo, ma
trovò un’Italia praticamente invalicabile in trincea predisposta da Zoff. Il
portierone Toldo compì autentici miracoli. Parò un rigore a Frank De Boer,
mentre Kluivert ne calciò un altro sul palo. Il risultato ad occhiali non
cambiò e si andò ancora ai rigori e questa volta l’Italia vinse, grazie alle
parate di Toldo e ad un cucchiaio di Totti. Gli olandesi erano infuriati per il
nostro gioco difensivo e per lo sberleffo di Totti a Van der Sar. “Mo glie
faccio er cucchiao”, aveva spifferato Totto a Di Biagio prima di avvicinarsi al
dischetto del rigore. Poi ci saranno altre sfide ed altri incroci, compresa una
vittoria olandese per 3-0 alla Coppa Europa del 2008, ma lo sgarbo di Amsterdam
dell’anno 2000 è ancora vivo neglio occhi e nella mente di tanti olandesi.
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