In attesa dell’arrivo della Vecchia Signora al
San Paolo, Napoli si coccola e venera i suoi idoli. Mentre il mitico Alessandro
Siani spopola nelle sale cinematografiche con il suo esilarante ed
impareggiabile Il Principe abusivo,
Maradona sbarca invece a Napoli dopo un’assenza di 7 anni e manda in tilt una
parte del traffico cittadino e viene accolto come qualcosa di più di un eroe
nazionale. Ma in tanti lo sapevano già. Napoli è come una città sudamericana
che non dimentica anzi conserva ben stretta la memoria di chi ha portato, come
nessun altro del resto, in alto la città partenopea. 2 Scudetti, 1 Coppa
Italia, 1 Supercoppa Italiana ed 1 Coppa UEFA sono un bottino inarrivabile in 7
anni di autentiche magie per Diego ed il suo Napoli. Oltretutto i titoli sono
arrivati quasi sempre al cospetto delle
rivali del Nord di sempre come la Juve, il Milan e l’Inter.
Ma
non è il caso di fare riferimenti geografici. Maradona è stato un grande per il Napoli ed anche per tutto il
mondo del calcio, anche se in tanti lo hanno voluto bene e quei pochi che lo
hanno voluto male lo hanno distrutto in senso sportivo ed umano. Maradona
intanto torna a Napoli in un assoluto clamore, chiedendo di incontrare
Napolitano e di andare allo stadio a vedere Napoli-Juventus, sfidando e
dribblando gli esattori di Equitalia. Gli riuscirà anche questo dribbling?
I tifosi lo hanno accolto e gli hanno tributato
cori di stadio, del resto Dieguito è nel vero senso della parola un mito, per i
più grandi e per i più giovani. Maradona è un Principe non abusivo.
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