di Vincenzo Paliotto e Victor Gomez Muniz
L’assalto al Corinthians detentore della Copa
comincia con una sfida di cartello tra il il Nacional Montevideo ed il
Barcelona Guayaquil, entrambe inserite nel “grupo de la muerte”. Ma non
soltanto il primo girone offrirà spettacolo ed emozioni. In un torneo lungo ed
estremamente selettivo, che si concluderà soltanto il 24 luglio, l’equilibrio
si presuppone che la farà da padrone, così come hanno dichiarato gli stessi
Wanderley Luxemburgo, sulla panchina del Gremio, ed il virrey Carlos Bianchi.
Nacional Montevideo |
Le favorite. Difficile decifrare una vera favorita
nel corso di questa Copa Libertadores anche se anche in questa occasione le
maggiori accreditate saranno quantomeno sulla carta le rappresentanti argentine
e soprattutto quelle brasiliane. Oltre al Boca Juniors, l’Argentina mette in
campo tra le altre anche il Velez Sarsfield del tigre Gareca, squadra che ha vinto il Torneo Incial, ed il Newell’s
Old Boys, per due volte nella sua storia battuto in finale nella manifestazione
continentale. Più nutrito il ruolo delle accreditate in casa auriverde. Il
Corinthians può addirittura andare a caccia di conferme dopo l’ingaggio di Pato
e dopo aver mantenuto quasi immutato l’organico a disposizione di Tite. I
Campioni del Mondo possono dettare legge sin dal primo turno. Da tenere
fortemente in considerazione anche il Sao Paulo, così come lo stesso Fluminense,
che va a caccia di un titolo mai vinto ed il Gremio, che prova a tornare in
quota in una Copa vinta già due volte. Ronaldinho, invece, è rimasto in forza
all’Atletico Mineiro per provare a vincere la Copa mai vinta dalla formazione
bianconera del Minas Geràis. Per il resto non mancheranno le sorprese, che
potrebbero essere il Penarol così come l’Olimpia Asunciòn, ma anche le
formazioni colombiane e cilene.
Barcelona Guayaquil |
Bridgestone. Una nuova sponsorizzazione affiancherà
il nome della Copa Libertadores e sarà quello dei pneumatici Bridgestone, che
tra l’altro è partita subito con un’idea rivoluzionaria ed accattivante. Quella
di estendere la partecipazione alla Copa non soltanto alle squadre messicane,
per quanto riguarda l’area nord e centro americana, ma allargando l’iscrizione
anche alle altre rappresentanti della regione. Si tratterebbe di un’immensa
operazione commerciale, senza dubbio ben vista da gran parte delle federazioni.
Le stelle. Sarà senza dubbio una Copa con tante
stelle, alcune delle quali già ben note nel Vecchio Continente, altre invece
nelle vesti di autentiche rivelazioni. Le possibilità economiche dei brasiliani
hanno spinto i loro club ad investimenti importanti: Pato al Corinthians,
Ronaldinho già in forza all’Atletico Mineiro insieme a Diego Tardelli, Fred e
Deco al Fluminense, Vargas e Barcos approdati al Gremio, Luìs Fabiano stella
del Sao Paulo che ha accolto l’ex-juventino Lucio, ma anche Gago al Velez
Sarsfield, Zalayeta al Penarol e il cannoniere Abreu, andato al Nacional, ma
con un buon passato in Brasile, dove troverà l’ex-intersita Recoba. Ma tante
saranno anche le giovani stelle. Il Sud America continua a rivelarsi un
serbatoio inesauribile da cui attingere. Tra tutte si attendono le performance
del cannoniere Ferreyra del Velez ed il 18enne Paredes del Boca Juniors.
Il gusto della Serie B. Nonostante l’inopinata retrocessione
nel campionato cadetto, il Palmeiras parteciperà comunque alla Copa
Libertadores, in quanto vincitrice della Copa Brasil cercando di contenere in
qualche modo le turbolenze dei propri tifosi. E’ la sesta volta che una squadra
di Serie B gioca la Libertadores. In precedenza era capitato alle brasiliane
Criciuma, Juventude (anche vincitrice della Copa Brasil), Santo Andrè, Paulista
e alla boliviana Jorge Wilstermann nel 2011.
I record. L’Independiente de Avellaneda è la
squadra che ha vinto in più occasioni la Copa Libertadores, ben 7, l’ultima nel
1984. Lo insegue il Boca a 6. Alberto Spencer, ecuadoregno del Penarol, detiene
il primato assoluto dei marcatori con 54 gol. Il paraguayano Ever Almeida
dell’Olimpia Asunciòn con 113 presenze il record di apparizioni. L’argentino
Daniel Onega del River Plate nell’edizione del 1966 segnò ben 17 reti. Ma al
momento questi record sembrano poter resistere ancora a lungo, ad eccezione
delle pretese del Boca di eguagliare il primato assoluto di vittorie.
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