sabato 23 febbraio 2013

An Italian job: Pellè ed il gusto del gol all’olandese


 L’Olanda figura tra i maggiori paesi europei esportatori di calciatori ed anche di allenatori che vanno ad insegnare calcio un po’ ovunque nel Vecchio Continente nel resto del mondo. I Paesi Bassi danno però spazio anche a tanti calciatori stranieri, molti provenienti dalle ex-colonie ma con rare eccezioni per gli italiani in verità. Il primo ad arrivare da queste parti fu nel 1997 Marco De Marchi, ex-difensore di Maifredi al Bologna e poi successivamente della Juventus e della Roma, che difese per un paio di stagioni i colori del Vitesse Arnhem, squadra in cui approdò molti anni più tardi anche Luca Caldirola, promettente difensore attualmente in forza al Brescia.

 Tuttavia, un altro italiano è sbarcato in Olanda, seppur con due esperienze in due momenti diversi, ed attualmente è uno dei maggiori protagonisti dell’Eredivisie. Si chiama Graziano Pellè, è uno specialista nei colpi di testa ed approda in un primo momento all’AZ Alkmaar, dove tra alti e bassi decide poi di ritornare in Italia. L’esperienza olandese lo ha in parte esaltato ed in parte depresso. Un suo gol in rovesciata alla’Ajax ne evidenzia le doti acrobatiche e di goleador, poi Pellè opta per il ritorno in Italia nelle file del Parma prima e della Sampdoria poi, pur avendo vinto lo Scudetto olandese nel 2009, ma senza poi riuscire a trovare un posto da titolare in prima squadra e con qualche incomprensione di troppo nell’ambiente. Ma nel nostro campionato il goleador salentino ha smarrito le sue doti realizzative. Non riesce a guadagnarsi degli ulteriori estimatori, mentre nel momento meno atteso giunge una nuova e clamorosa offerta dall’Eredivise, campionato in cui Pellè tutto sommato ha lasciato comunque un buon ricordo. Il Feyenoord questa volta lo convince ad accettare il trasferimento in prestito alla cifra di un milione di euro. Pellè questa volta non sbaglia. Trova a Rotterdam l’ambiente ideale ed il tecnico Ronald Koeman, un passato illustre nel PSV Eindhoven e nel Barcellona, gli struttura un impianto di gioco che ne esaltano le caratteristiche. Del resto il Feyenoord è una squadra dalle grandissimi tradizioni, di estrazione operaia e da sempre eterna rivale dell’Ajax. I biancorossi negli ultimi tempi erano caduti in disgrazia. Fuori dalle competizioni europee e a lottare addirittura per non retrocedere. Poi la ricostruzione ed adesso un rilancio in grande stile. Il Feyenoord non vince il campionato dal 1999 e la coppa nazionale dal 2008, ma è stata la prima squadra olandese a vincere la Coppa dei Campioni nel ’70 ed in bacheca conta anche due Coppa UEFA.

 La squadra di Koeman si è arrampicata fino al 4° posto in graduatoria con una squadra di giovani talenti in molti approdati anche in Nazionale, ma la sua posizione potrebbe essere anche ulteriormente migliorata. Peccato per l’eliminazione patita in Coppa d’Olanda per mano del PSV. La squadra è imbattuta in casa e Pellè sta vivendo una stagione di soddisfazioni straordinarie. E’ il vero idolo del De Kuip con i suoi ben 17 gol realizzati. Ha fatto meglio di lui soltanto l’ivoriano Bony del Vitesse con 19 centri, ma adesso le quotazioni di mercato di Pellè sono cresciute vertiginosamente. Il suo cartellino è stato riscattato dal Feyenoord per 3 milioni di euro ed ha sottoscritto un contratto di 4 anni ed anche le ambizioni del club e del giocatore sono cresciute. Abilissimo nel gioco aereo, riesce a dare spesso un tocco di classe al campionato olandese. Lo scorso 26 dicembre sul campo dell’Heerenveen ha realizzato un calcio di rigore all’italiana, con un cucchiaio degno del miglior Totti.

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