Il giovaneErnesto Che Guevara |
Mario Salas, tecnico della Nazionale Cilena
Under 20, ha un cognome che vuol dire veramente tanto nel suo paese. Infatti,
dentro i confini andini un altro Salas, in questo caso Marcelo, con trascorsi
importanti nel River Plate, nella Lazio e nella Juventus, è considerato uno dei
migliori calciatori nella storia del paese, a quanto pare dicono i ben
informati alle spalle soltanto di Elias Figueroa, el chico bueno, 3 volte Pallone d’Oro sudamericano, con una lunga e
fortunata carriera al servizio, tra le altre, del Penarol e dell’Internacional
di Porto Alegre. Tuttavia, la ribalta delle cronache calcistiche attuali è
tutta per Mario Salas che sta guidando la sua selezione giovanile ad un brillate
Sudamericano Under 20, collezionando ben tre vittorie consecutive nella fase
eliminatoria. Oltretutto Salas ha dato modo di esprimersi in maniera ancora
migliore al nuovo talento del football andino, tale Nicolas Castillo, cercato
già da numerose e ricche compagini europee e che attualmente indossa la maglia
cruzada dell’Universidad Catòlica de Chile. Classe ’93, è detto El Ibra chileno.
Il CT Mario Salas |
Salas, 45 anni di Vina del Mar, vanta una
discreta carriera agonistica cominciata nel 1988 nelle file dell’Everton della
sua città natale e quindi proseguita tra numerose soddisfazioni a Santiago del
Cile nelle file dell’Union Espanola e del Colo Colo. Nel 1999 ha appeso le
scarpette al chiodo dopo l’ultima stagione nel Santiago Wanderers ed ha poi
cominciato ad allenare il piccolo Barnechea, compagine capitolina della Tercera
Divisiòn e quindi ha assunto il delicato ruolo della selezione nazionale
giovanile. Salas da Commissario Tecnico
sta facendo senza dubbio molto bene e punta oltretutto a qualificare la sua squadra per i Mondiali di
categoria in Turchia nel 2013. Oltretutto il tecnico ha fatto parlar di sé
anche perché ha rivelato chiaramente di ispirarsi a Che Guevara e di aver
trasferito al dottrina di vita del Comandante nel calcio: “Dico sempre ai miei giocatori di ribellarsi all’avversità in campo. Si
può trasportare la dottrina di Che Guevara su un campo di calcio”. Così
come ha raccolto in un’intervista il giornalista Vito Garcia.
Al momento i risultati gli stanno dando
ampiamente ragione nel campo e fuori. Il suo Cile rispetterà senza dubbio le
consegne “rivoluzionarie”, ma anche se la vittoria sul campo non arriverà, i
suoi giocatori potranno pur sempre dire di aver appreso un’enorme e
gratificante lezione di vita.
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