Il Campionato più bello del mondo: Esordio con gol per Giordano

 E' chiaro, per prima cosa stiamo attenti a fare paragoni irriverenti. I sudamericani sono i sudamericani ed il loro estro e la loro fantasia li rende pressocchè inarrivabili. Ma talvolta capita che qualche sudamericano nasca dalle nostre parti, soprattutto nel Sud Italia, spesso in Campania, ma con altrettanta frequenza anche dalle parti di Roma. E così fu a cavallo tra gli Anni Settanta ed Ottanta per Bruno Giordano, giocatore di calcio vero e fuoriclasse autentico, che amava i colpi di stampo sudamericano ma dotato anche di un'immensa classe italica. Nel Napoli dello Scudetto e poi anche nell'anno successivo con Maradona e Careca compose un tridente inarrivabile per classe e fantasia che si chiamava Ma.Gi.Ca., ma agli albori della sua carriera era esploso e si era consacrato con la maglia del suo vero amore calcistico: la Lazio. Era stato Campione d'Italia Primavera con i capitolini e poi aveva esordito a sorpresa in Serie A il 5 ottobre del 1975 a Genova contro la Sampdoria. D'Amico si era reso indisponibile qualche ora prima della partita e nella mischia fu gettato Giordano al fianco di Chinaglia. Giordano non deluse le attese del killer sottoporta, siglando al 90' il gol della vittoria in casa blucerchiata, cominciando una carriera di bomber di tutto rispetto.

 La sua carriera con la maglia laziale si prolungò fino al 1985, illudendo più volte la Juventus di vestire il bianconero e poi puntualmente rifiutarsene all'ultimo momento. Giordano è stato uno dei migliori attaccanti del calcio italiano, purtroppo segnato da una brutta vicenda di calcioscommesse e dal fatto di essere uno che non le mandava a dire. Ma con il pallone tra i piedi Bruno è stato uno die migliori.