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mercoledì 19 ottobre 2011

Bravo Award- 4° parte

Van Basten in maglia Ajax
Marco pesante. La supremazia europea del giovane ed inarrestabile Emilio Butragueno fu comunque interrotta nel 1987 dall’astro nascente del calcio olandese, Marco Van Basten. Finalmente il calcio dei Paesi Bassi ritrovava un altro giovane profeta dopo Johann Cruyff ed i suoi incredibili alfieri del calcio totale. Anche Van Basten si impose all’attenzione generale con la maglia dell’Ajax, blasonato club che ritornava alla ribalta europea dopo i fasti degli Anni Settanta. Infatti, dopo alcune eliminazioni clamorose patite nel corso degli anni, gli ajacidi finalmente arricchivano nuovamente il loro palmarès europeo. I lancieri di Amsterdam, infatti, vinsero la Coppa delle Coppe, battendo in finale la Lokomotive Lipsia con gol proprio di Van Basten. L’olandese ebbe nettamente la meglio sul Buitre ed anche su un nuovo e talentuoso astro nascente quale Futre, in forza al Porto con cui vinse la Coppa dei Campioni. L’exploit europeo permise a Van Basten di guadagnarsi un ingaggio al Milan, anche se il suo approdo italiano fu segnato da un fastidioso infortunio. Oltretutto il Mialn sacchiano uscì abbastanza in fretta dall’Europa, per mano dell’Espanol e Van Basten non potè ripetere la sua affermazione europea. Il successo nel Bravo Award nel 1988 fu sorprendentemente ad appannaggio di Eli Ohana, un israeliano che guidò al clamoroso successo in Coppa delle Coppe i belgi del Malines proprio ai danni del detentore Ajax. L’atalantino Ivano Bonetti si piazzò al secondo posto, davanti all’olandese Rob Witschge dell’Ajax. Ohana nella stagione successiva vinse anche il campionato belga, ma ben presto fece ritorno in patria al suo primo amore che era il Beitar Gerusalemme, club con cui vinse tutto nel proprio paese.


Paolo il caldo. Il calcio italiano, comunque, si scopre ricco di nuovi talenti che si impongono in campo internazionale. Nel 1989, infatti, trionfo nel Bravo Award Paolo Maldini, figlio di Cesare, simbolo della forza del Milan europeo. Sacchi può contare su tre olandesi volanti del calibro di Van Baste, Gullit e Rijkaard, ma il tecnico Fusignano può beneficiare enormemente dei prodotti della cantera milanista: Maldini, Baresi, Evani, Costacurta. Maldini stacca in graduatoria il talentuoso Georghe Hagi della Steaua Bucarest ed il napoletano Ciro Ferrara, che con Maradona vince una Coppa UEFA da protagonista.

Baggio in viola
Made in Italy. Poi Maldini passa il testimone a Roberto Baggio, che vince il premio con la maglia della Fiorentina. In un podio oltretutto completamente italiano. Infatti, il secondo posto è ad appannaggio della juventino Casiraghi ed il terzo del milanista Maldini. Il trionfo di Baggio vale al Divin Codino anche l’ingaggio poco gradito dai fiorentini alla Juventus. Sul finire degli Anni Ottanta il made in Italy trionfa prepotentemente.

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