Tuttavia, ad un portiere, tal Michelangelo Rampulla, riuscì nella storia della Serie A di segnare il primo gol su azione. Accadde il 23 febbraio del 1992, la Cremonese era ospite nel derby sul campo dell’Atalanta. I grigiorossi stavano disputando un campionato deficitario, ma proprio sul terreno degli orobici conservavano le ultime residue speranze di coltivare il sogno salvezza. Il brasiliano dei nerazzurri Careca Bianchezi aprì le marcature al 41’ del primo tempo, trafiggendo Rampulla dagli undici metri. Tuttavia, in un serrato assalto finale alla porta di Ferron, Rampulla si spinse all’offensiva e di testa battè il portiere atalantino. Il punteggio si fissò sul risultato di parità, anche se la prodezza del portiere cremonese risultò vana ai fini della salvezza della propria squadra. Rampulla, ad ogni modo, in estate ebbe il suo giusto premio ad una oscura carriera. Nato a Patti in provincia di Messina, aveva debuttato giovane in B nel Varese, passando al Cesena e quindi alla Cremonese, trovando un trampolino per approdare alla Juventus pigliatutto prima di Trapattoni e poi di Lippi. Il suo palmarès personale si arricchì di trofei e riconoscimenti importanti. Il tutto probabilmente partì da quel pomeriggio di gol inconsueto per un portiere al Brumana di Bergamo.
L’exploit di Rampulla non rimase ad ogni modo isolato. Anche perché era diventato molto in uso l’azione finale disperata del portiere all’assalto dei pali avversari. Con il risultato compromesso spingersi in avanti negli ultimi minuti di gioco per un portiere poteva anzi creare l’effetto sorpresa sul fronte opposto. Accadde appunto il primo aprile del 2001 allo Stadio Granillo di Reggio Calabria. I locali di Franco Colomba si trovavano in svantaggio di misura contro l’Udinese in virtù di un gol realizzato al 76’ dal brasiliano Alberto. La Reggina che stava costruendo in casa le speranze per una prodigiosa rincorsa in classifica assediò la porta difesa dall’esperto Turci. Tra i vani tentativi all’ 87’ all’estremo difensore reggino Massimo Taibi, ex del Milan ed anche del Manchester United, riuscì di trafiggere il dirimpettaio Turci da pochi passi nell’area di rigore. La partita terminò sull’ 1-1, la Reggina retrocesse purtroppo nello spareggio con il Verona.
Il 2 novembre del 2006, invece, una prodezza del genere si registrò in campo internazionale per merito di Marco Amelia nel corso di un match di Coppa UEFA tra il Partizan Belgrado ed il Livorno. Amelia, scuola Roma ed ex del Lecce, in estate si era laureato Campione del Mondo seppur nel ruolo di terzo portiere alla corte di Marcello Lippi. Il Livorno si trovava alla prima esperienza assoluta in campo europeo. I bianconeri serbi erano in vantaggio di misura e la sconfitta avrebbe estromesso i labronici dal palcoscenico europeo. Nel finale quindi proprio Amelia a sorpresa realizzò il punto del pareggio, risultato poi determinante per proseguire il cammino in Coppa UEFA.
Non bisogna dimenticare, comunque, uno dei gol segnato da un portiere nel campionato italiano più contestati della storia. Il 19 ottobre del 2002, infatti, a San siro la Juventus con gol di Del Piero è in vantaggio sull’Inter. Nel recupero sugli sviluppi di un corner i nerazzurri pareggiano con un gol rocambolesco con il pallone toccato quasi in contemporanea da Vieri e Francesco Toldo. L’arbitro è Collina, gli juventini protestano furiosamente.
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