di Vincenzo Paliotto
Era un Flamengo
ancora molto forte sulla carta, nonostante la dipartita verso il calcio
italiano di Arthur Zico nell’estate del 1983. Ma proprio nel 1983, con Zico
ancora in campo e dopo poco tempo la
scomparsa dell’allenatore Coutinho, colui che in qualche modo avrebbe voluto
cambiare le abitudini di gioco dei brasiliani, il Flamengo vinse un nuovo
titolo brasiliano, questa volta schiacciando in finale senza troppa storia il
redivivo Santos, tornato molto tempo dopo l’addio di Pelè ad un appuntamento
senza dubbio importante. Flamengo, passato nel frattempo sotto le cure di
Carlos Alberto Torres, e Santos guadagnarono dunque un posto a testa per la
Copa Libertadores del 1984, che i carioca giocarono con molte più ambizioni,
peraltro infliggendo ancora due notevoli sconfitte ai santisti. le altre
avversarie del girone brasiliano-colombiano erano l’America Calì, la squadra
cara al narcotrafficante del Cartello cittadino Gilberto Orejuela Rodriguez, e
lo Junior Barranquilla.
Il Flamengo, che
torna in campo per la prima volta dopo al conquista della Libertadores del
2019, riparte proprio dai colombiani dello Junior e quello del 1984 è l’unico
precedente tra le due formazioni nel massimo torneo. In quella stagione la
squadra flamenguista riportò al cospetto dei colombiani due vittorie nette. Il
Flamengo vinse 2-1 a Barranquilla dinanzi a 45.000 spettatori, grazie al gol in
apertura di Edmar, quindi il provvisorio pareggio di Barrios e quindi il gol
decisivo nel finale di Tita, traslocato a Rio proveniente dal Gremio, dove
aveva vinto un’altra Libertadores. Il protagonista finale fu però Ubaldo
Matildo Fillo, arrivato a Rio dall’Argentinos Juniors, che nei minuti finali
neutralizzò un penalty di Galvan. Fillo del resto in patria era specializzato,
così come il suo grande rivale Hugo Gatti, a parare i calci di rigore. Nella
gara successiva la Maracanà invece il Flamengo vinse per 3-1 e tutti e tre i
gol portavano la firma di Edmar, talentuoso centravanti che i carioca avevano
pescato nelle file del Cruzeiro in quella che sarebbe stata poi la sua unica
stagione in maglia rossonera. Edmar fu l’eroe flamenguista in quello scorcio di
stagione, prima di passare poi al Guaranì Campinas. Nell’esatte del 1988
sarebbe approdato addirittura in Italia nelle file del Pescara, dove avrebbe
magicamente ritrovato altri suoi compagni del Flamengo come i titolati Junior e
Tita.
Il Flamengo del
1984 passò al girone di semifinale, ma non arrivò alla finale, fermato nello
spareggio dal Gremio, che comunque abdicò al titolo continentale in favore
dell’Independiente de Avellaneda.
Complimenti,ho scoperto solo ora questo blog,ora mi leggo qualche succulento articolo
RispondiEliminaInfatti,letto altri stupendi articoli
RispondiEliminaIncredibile che Edmat,Junior e Tita vincenti con il Flamengo la coppa Libertadores si ritrovino tutti nel Pescara. Che storia...! Bell'articolo,complimenti Luca
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Hello mate great bloog post
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