di Vincenzo Paliotto
La conosceva in qualche modo la sua libertà Viorel Nastase.
La assaporava ogni volta che scendeva sul terreno di gioco. I bene informati,
del resto, affermavano che se non avesse avuto la passione sia per le donne che
per le birre il suo nome sarebbe riecheggiato a lungo nella storia del calcio
mondiale. Invece, soltanto in parte fu così. Era nato a Bucarest nel 1953 e di
professione faceva l’attaccante con il fiuto del gol. Cominciò a 16 anni nel
piccolo Progresul nella capitale rumena, ma ben presto nel 1971 divenne uno
degli oggetti del desiderio di una delle squadre più potenti del paese: la
Steaua, la squadra dei militari, con cui giocò fino al ’79, mettendo a segno
soltanto in campionato ben 77 reti. Il suo approdo in nazionale fu precoce, ma
alquanto breve. Dopo l’esordio nel 1971 contro l’Albania, vi ritornò soltanto
una volta nel 1977 per poi uscirvi ancora una volta definitivamente. Raggiunse
una popolarità enorme pari al suo talento nel momento in cui in Coppa delle
Coppe con la sua Steaua eliminò nel 1971/72 il quotato e ricco Barcellona, che
non aveva ancora vinto a livello continentale, ma era stato affidato alla guida
tecnica di RinusMichels. Viorel Nastase nell’arco delle due partite inflisse
ben 3 gol ai malcapitati catalani, condannandoli ad un’eliminazione storica ed
inopinata. Eliminò il Barcellona da solo o quasi, mentre tra i pali Coman
compieva miracoli, così come si esaltò il giovane Hajdu che lo rilevò nella
ripresa per infortunio. Al primo turno la Steaua aveva eliminato a fatica i
maltesi dell’Hibernians Paola, ma contro il Barcellona realizzarono l’impresa.
Vittoria per 1-0 al Camp Nou, gol di Nastase al 12’, che trafisse Sadurni su
assist dell’altro giovane AnghelIordanescu. Il risultato con effetti miracolosi
si sarebbe ripetuto anche a Bucarest, nonostante il Barca fosse passato in
vantaggio al 50’ con Asensi. Si pensava ad una quasi logica rimonta del
Barcellona, ma lo stesso Nastase impattò dopo appena tre minuti ed egli stessi
rifinì poi il punteggio con il gol del definitivo 2-1 al 60’. Nastase aveva
appena 18 anni, la sua carriera stava esplodendo in maniera vigorosa.
Dal 1979 in poi
cominciò la sua fuga verso la libertà, di cui si sentiva privato in patria. In
occasione di un’altra partita di Coppa delle Coppe giocata a Berna contro la
Young Boys e pareggiata per 2-2 Nastase decise di scappare e di non far più
ritorno in patria, divincolandosi dagli agenti della Securitate di Ceausescu.
Si era così macchiato di altro tradimento o meglio defezione, qualcosa di
imperdonabile nei paesi socialisti. A chi chiedeva di lui si diceva addirittura
che fosse morto. Dopo un anno di stop imposto per squalifica dalla UEFA, fece
riaffiorare nuovamente le sue tracce ed andò a vestire la maglia del Monaco 1860,
realizzando anche 15 gol in Bundesliga, tanti ma non sufficienti alla salvezza
della formazione bavarese. Il suo stile di vita proprio in Baviera cominciò ad
essere sregolato. Lo stile di vita occidentale lo stava lentamente divorando
tra alcool, diverse amanti e la relazione con una bellissima assicuratrice
tedesca che viveva in città. Nastase godeva sempre meno di quel guizzo che lo
aveva reso un campione nel suo paese, ma nonostante tutto gli riservò fiducia
il Catanzaro, dopo che in Italia avevano riaperto le frontiere. Lo pagarono 400
milioni di lire, ma dopo poche partite si fece male seriamente a Como sotto le
cure difensive di Silvano Fontolan, proprio dopo aver segnato il suo primo gol
italiano. I suoi gol furono rari, ma quasi permise al Catanzaro nel 1982 di
raggiungere la finale di Coppa Italia, dopo che con un suo gol avevano
espugnato il San Paolo di Napoli. Dall’81 all’84 in Italia collezionò 31
presenze con 3 reti, prima di partire per l’Austria in direzione Salisburgo. A
soli 31 anni si ritirò dalle scene calcistiche e quasi da quelle della vita,
travolto dall’alcol e dalla cleptomania. Un giorno si ritrovarono le sue tracce
dalle parti di Bucarest, da dove era scappato e dove era ritornato per allenare
una squadra minore.
Ciao!
RispondiEliminaHo trovato prezioso il video Francia Vs Italia nel 1997.
https://www.youtube.com/watch?v=Eu9F4zdQq8o