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domenica 7 aprile 2019

Copa Libertadores 2019, la rivelazione dell’Universidad de Concepcion

di Vincenzo Paliotto
 Ai nastri di partenza della Copa Libertadores in corso l’Universidad de Concepcion è la squadra con l’anagrafica più giovane. I gialloblu sono stati fondati nel 1994 (dipendenti direttamente dall’ateneo locale), anche se in qualche modo riprendevano le redini del Deportivo Concepcion, compagine in ogni caso non si è espressai mai oltre un livello di calcio minore nel panorama cileno. La formazione andina fino a questo momento risulta ancora imbattuta: vittoria con pirotecnico 5-4 contro lo Sporting Cristal nella gara di esordio e quindi due pareggi contro Godoy Cruz ed Olimpia Asuncion. In pratica i cileni conservano cospicue possibilità addirittura di passare il turno e sarebbe questo senza dubbio un traguardo a dir poco storico.
 L’Universidad de Concepcion ha vinto nella sua storia due volte la Copa Chile (nel 2009 e nel 2015), ma in nessuna occasione il campionato nazionale e quella in corso è la sua terza partecipazione alla Copa Libertadores, dopo l’esordio avvenuto nel 2004. Le iscrizioni, invece, alla Copa Sudamericana sono al momento tre, ma la formazione gialloblu è alla ricerca di un risultato di prestigio anche in ambito internazionale. Il suo rivale classico è rappresentato dagli acereros dell’Huachipato. Los del Campanil (dal campanile presente nel logo societario) debuttarono in Copa Libertadores a Torreòn in Messico in casa del Santos impattando per 2-2, ma per un pelo al termine del girone non riuscirono a qualificarsi.

 
Patricio Rubio
Eppure dalle parti di Concepcion si registra quasi sempre qualche episodio di notevole rilevanza. Nel 2003 in una gara di campionato il funambolico Mauricio Cataldo andò in gol direttamente con una rabona in una gara interna contro la Universidad de Chile. Una prodezza effettivamente rara e di improbabile bellezza. Nel 2004, invece, in un match valevole per la Copa Sudamericana a La Paz contro il Bolivar il portiere Nicolas Peric dell’Universidad realizzò direttamente da un calcio di rinvio, eguagliando una prodezza riuscita a pochi altri estremi difensori al mondo. Tuttavia, la prodezza più importante potrebbe rimanere quella di Patricio Rubio concretizzata proprio nella gara di esordio di questa Copa. L’attaccante cileno, infatti, è andato in gol per ben 4 volte al cospetto dello Sporting Cristal e la sua potrebbe essere una plurimarcatura in grado in questo momento di scrivere la storia. Rubio ha girato in carriera un bel po’ di squadre, affermandosi anche in Messico nelle file del Queretaro.

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