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venerdì 12 aprile 2019

Copa Libertadores 2019, gioie e dolori dell’Internacional

di Vincenzo Paliotto
 Dal punto di vista della matematica l’Internacional de Porto Alegre è stata la prima squadra a qualificarsi agli ottavi di finale della Copa Libertadores. La formazione gaucha del resto vanta un ottimo ruolino di marcia nelle sue partecipazioni alla Copa. Su 11 partecipazioni in ben 8 occasione la squadra rossa di Porto Alegre ha superato almeno il primo turno. Anche se poi i successi finali sono arrivati alquanto tardi ed abbastanza postumi a quelli ottenuti dai cugini gremisti. Infatti, L’Inter vinse per la prima volta nel 2006 e quindi doppio il successo nel 2010, intervallato da un Mondialie per Club ed un Copa Sudamericana.
 Fino a quel momento, infatti, più delusioni che gioie. Nel 1976 la squadra non superò neanche la fase a gironi, messo alla corde due volte dal Cruzeiro, mentre nel 1977 l’Inter approdò ai giorni di semifinale, ma ancora una volta battuto dal Cruzeiro ed umiliato pure dai venezuelani del Portuguesa.

Il 1980, invece, segnò l’anno del raggiungimento della prima finale in assoluto dell’Internacional, guidata in campo da Paulo Roberto Falcao, un brasiliano di gran classe ma atipico, che al momento di giocare la doppia finale era già in predicato di andare alla Roma. Il divino, cresciuto e realizzatosi in quella squadra, segnò anche 2 gol in quel percorso verso la finale: uno ai danni del Deportivo Galicia e l’altro con il Deportivo Tachira, le avversarie venezuelane del primo turno di qualificazione. Poi la finale svanì di fronte al Nacional Montevideo dell’astro nascente Victorino e fu quella una grande delusione per l’Inter.
 Delusione probabilmente quasi di uguali proporzioni maturata nell’edizione del 1989. L’Inter di Luiz Fernando e dell’uruguagio Diego Aguirre demolì anche il Penarol ed ebbe ragione del Bahia e poi in semifinale andò ad imporsi ad Asunciòn contro l’Olimpia di misura. La qualificazione sembrava cosa fatta, ma i paraguayani rimontarono e si imposero con un incredibile 2-3, guadagnando la finale contro l’Atletico Nacional de Medellìn.

 L’ultima cocente delusione arrivò poi nel 2015 di fronte agli inattesi messicani del Tigres, formazione di grandi tradizione diventata protagonista in quella Copa grazie ad un europeo, il francese Gignac. Un evento più unico che raro che un europeo sia stato grande protagonista nella Copa Libertadores. L’Internacionl di quest’anno si augura di ripetere i trionfi e non i tonfi della sua nobile storia.

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