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lunedì 9 maggio 2016

Sport in TV

di Vincenzo Paliotto
 Questo di cui andiamo a parlare dovrebbe essere un libro a cui non necessiterebbero presentazioni per il valore dei suoi autori e per il suo contenuto veramente elevato e vasto, tanto da presentarsi come un contenitore di informazioni quasi inesauribile. Sport in TV di Massimo De Luca e Pino Frisoli è un vero e proprio testo imprescindibile per chi vuole approfondire questo genere di argomento, potendo usufruire di informazioni effettivamente inedite e persino curiose. Del resto De Luca, tra i più famosi giornalisti sportivi italiani e tra le altre cose Direttore di Rai Sport e a capo di Tutto il calcio minuto per minuto dal 1987 al 1992,  e Frisoli, esperto e storico in materia televisiva,  ci presentano e descrivono il rapporto tra lo sport e la televisione in maniera aneddotica e deliziosa, andando a ripercorrere persino dei passaggi sociali ed economici all'interno della storia delle nostra televisione e del nostro paese.
 Le tematiche varie si accavallano e si intrecciano in ogni modo e momento con curiosità di ogni genere. Il libro parte quasi inevitabilmente dalla voce e dalla figura di Nicolò Carosio per poi dipanarsi verso altri eventi, come il ciclismo o il campionato di calcio di Serie A. Ma ad esempio sapevate che Fiorentina-Norkkoping fu la prima partita trasmessa di una squadra italiana nelle coppe europee? Oppure che il primo replay di un gol fu mandato in onda nel corso di Italia-Cipro del 1967 al San Vito di Cosenza? Ma queste sono soltanto alcune delle curiosità che il libro inesorabilmente ci offre. Del resto gli autori sono bravissimi a sradicare dalla storia pagine a noi così vicine, ma spesso dimenticate, come il fatto che la TV Svizzera fosse al prima alternativa alla RAI o che TeleCapodistria fosse la prima tv tematica a base di sport.
 Ma il messaggio degli autore è che in qualche modo e in ogni caso la televisione ci addentra nella storia prima che i cambiamenti stessi fossero noti al pubblico e agli spettatori. La finale di Coppa Davis del 1976 tra Cile e Italia è comunque sconvolta e rovinata da una dittatura militare. In un primo momento la TV di Stato aveva predisposto la diretta dell'evento su Rai Due, mandato poi solo in differita per ragioni politiche su Rai Uno, provocando uno scontro verbale tra Gino Palumbo della Gazzetta dello Sport e Barbato, a capo di Rai Due.  Mentre il Mundialito del 1980 (ma che poi si giocò nel 1981) in Uruguay e che fu trasmesso da Canale 5 segnò in Italia una svolta non solo televisiva, ma addirittura politica con Silvio Berlusconi che iniziava la sua scalata al potere proprio attraverso il tubo catodico.
 Ma il libro si ferma su tanti, tantissimi argomenti tanto da poter persino tracciare una storia della telecronaca sportiva da Carosio a Fabio Caressa, passando tra le tante novità più o meno gradite, persino la Gialappa’s Band oppure Quelli che il calcio e Fabio Fazio. Anche se probabilmente un programma come 90° minuto per la sua qualità e lo spirito dei suoi interpreti rimane insuperabile, nonostante l'avvento della pay-tv.
 Questo libro è uscito nel 2010, ma è estremamente attuale. Edito da RaiEri con la grande passione e competenza dei suoi autori.

http://www.eri.rai.it/internaLibro.aspx?idlibro=846

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