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giovedì 11 febbraio 2016

Il buco nella rete


di Vincenzo Paliotto

 Mimmo Mastrangelo si presenta nelle vesti di un narratore instancabile e cordiale, che nelle pagine del suo volume ci racconta un calcio diverso da quello attuale, ma che nella memoria e nei gusti dei suoi lettori continua a rimanere l’unico e vero calcio. Del resto l’autore non manca di trasferire nelle pagine del libro campioni e protagonisti conosciuti di persona. Inviato ed articolista di svariati quotidiani a livello nazionale, tra cui l’Unità e l’Avvenire, Mastrangelo coglie l’opportunità di riportare all’interno del suo libro storie importanti di un calcio-altro, di un calcio che fu ad ogni modo imprescindibile modello di vita per tanti e forse per tutti. Da Mathias Sindelar, il centravanti dell’Austria morto suicida in quanto non voleva piegarsi al nazismo, a Miguel Andreolo e poi per proseguire con Carlos Caszely e Gigi Riva tra gli altri, l’autore trova occasione per spiegare il gioco del calcio ed i suoi intrecci con la politica e la vita di tutti i giorni attraverso aneddoti che poi rimangono di vitale importanza non soltanto per la storia pallonara in sé. Anche perché Mastrangelo riesce mirabilmente a collegare personaggi calcistici di levatura mondiale con quelli meno noti, ma non meno importanti, della Lucania, regione dove l’autore stesso vive. Fino ad arrivare nella piccola, ma sempre viva Moliterno, che in effetti poi racconta di uno degli episodi più gustosi del libro stesso.

 E proprio nelle pagine dedicate come dire alle vicende del calcio locale il libro scopre qualcosa sostanzialmente di diverso ed in parte dimenticate, come le virtù pallonare di Lollo Cartisano, che stava per andare alla Juventus ma che poi finì ammazzato dalla ‘ndrangheta a Zichetto, il custode del campo del Moliterno, che dimenticò di ricucire un buco nella rete della porta dello stadio cittadino. Senza tralasciare la tragedia che colpì Giuseppe Plaitano, il tifoso della Salernitana perito durante un Salernitana-Potenza del 1963 nel vecchio Stadio Donato Vestuti, a causa di un proiettile vagante, così come le autorità e le forze dell’ordine per anni si sono ostinati a sostenere, mascherando la cruda verità. Oltretutto Mastrangelo riporta in cronaca storie di calcio completamente dimenticate, come la morte dell’estremo difensore Luca Loru, che morì di infarto prima di Gonnosfanadiga-Teulada nel campionato sardo sotto gli occhi della moglie, ma la cui scomparsa, pur registrata dalle agenzie di stampa nazionali, sfumò completamente nel dimenticatoio assoluto.

 Il buco della rete, pubblicato da Valentina Porfido Editore, dunque, è un volume estremamente godibile, affascinante e per certi versi originale nella sua narrazione e rivisitazione dei fatti. Soprattutto per la quantità di aneddoti e delle citazioni di Osvaldo Soriano ed Eduardo Galeano, di cui Mastrangelo in merito a quest’ultimo, vanta ed a giusta causa, di essergli stato amico in vita.

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