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martedì 21 luglio 2015

Ribelli, Sociali e Romantici!


di Vincenzo Paliotto

 Nicolò Rondinelli, novarese laureato in Consulenza Pedagogica, è l’autore di uno dei libri rivelazione della nostra letteratura sportiva. Per l’editore emergente leccese Bepress ha, infatti, esordito con il suo primo libro in assoluto Ribelli, Sociali e Romantici, interamente dedicato all’esperienza calcistica e non del FC Sankt Pauli, squadra tedesca con sede ad Amburgo, diventato un vero e proprio modello di ispirazione per il calcio fatto dalla gente in tutto il Vecchio Continente.

 Quello di Rondinelli è un volume effettivamente intensissimo. Oltre 350 pagine per analizzare in ogni sua angolazione e sfaccettatura l’esperienza sanktpauliana, che effettivamente mette le sue radici storiche molti decenni più indietro. Fondato nel 1910, il Sankt Pauli è poi diventata una squadra kult tra gli Anni Settanta ed Ottanta, strappando anche molti tifosi ai concittadini dell’Amburgo, ma soprattutto guadagnandosi tante simpatie nel resto della Germania e dell’Europa, con diversi club di simpatizzanti e tifosi dislocati anche in altri paesi. Del resto, la stessa convivenza con i cugini amburghesi non è mai stata così facile. L’Amburgo, infatti, nato nel 1887, è una delle prime squadre ad essere nate in Germania e l’unica tra l’altro ad aver giocato la Bundesliga dal 1964 ad oggi, cioè da quando la stessa Bundesliga esiste. Oltretutto lo stesso Amburgo nel 1983 ha anche vinto una storica Coppa dei Campioni contro la Juventus. Ma tutto questo non è bastato ovviamente per scoraggiare l’esistenza e l’affermazione del Sankt Pauli, sebbene questa squadra abbia giocato rispetto al blasone dei cugini soltanto 8 volte la Bundesliga.

 D’altra parte il St. Pauli non è soltanto una squadra di calcio in rappresentanza di un quartiere di Amburgo, la città anseatica con un porto commerciale importantissimo, ma è un modo autentico di intendere il calcio ed allo stesso tempo uno stile di vita. Fondato sull’associazionismo popolare, il calcio del Sankt Pauli vive di una grande autenticità, tanto originale ed importante da diventare un modello di esportazione terribilmente difficile da imitare. Il libro scende nei particolari della storia del quartiere e della sua stessa squadra.

 Rondinelli, ad ogni modo, vive il suo volume intensissimo come un’esperienza diretta, che parte dalla nascita della stessa città amburghese, analizzando poi aspetti vari ed imprescindibili. La nascita dello stesso club del Sankt Pauli e del suo stadio e dei vari sviluppi dalla stessa squadra vissuta. Del resto, è estremamente marcato lo spirito di sinistra del club con il suo antirazzismo e soprattutto con il suo spirito di resistenza, che ne fanno un club unico e con numerosi tentativi di imitazione.

 Il libro conta precisamente 362 pagine, tutte intense e minuziosamente curate, anche nei riferimenti bibliografici. La ricerca iconografica e di notizie in merito da parte di Rondinelli è vastissima. Di enorme gusto e di grande importanza anche le citazioni all’inizio di ogni capitolo, estrapolate da opere di Eduardo Galeano, Luìs Sepùlveda e Nick Hormby. Ribelli, Sociali e Romantici è un libro per il calcio che resiste.

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