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giovedì 11 giugno 2015

Italia, il tabù della Croazia.


Ezio Loik
di Vincenzo Paliotto

 L’Italia non batte la Croazia da ben 73 anni e del resto ci è riuscita una sola volta nella sua lunga storia calcistica. Nel 1942 al Luigi Ferraris di Genova superarono i croati con un punteggio netto: 4-0. Ma tutti i gol arrivarono nella seconda frazione di gioco: Gabetto, Ferraris, Biavati e Grezar. Era un’ottima squadra quella di Vittorio Pozzo, in cui esordirono oltre a Griffanti e Gabetto, la fantastica coppia del Venezia composta da Loik e Valentino Mazzola, che poi passarono al Grande Torino.

Croati da esportazione. Poi da quel momento il tabù croato si abbattè sui colori azzurri, quasi come una vendetta lecita per i biancorossi. Infatti, nell’epoca fascista, al momento del controllo di quelle province da parte dei gerarchi italiani, il governatore Bastianoni impose anche l’annessione calcistica della Croazia all’Italia, che però non ebbe mai luogo. I croati in tutti i modi si rifiutarono di giocare nella Serie A e B italiana. Un fantomatico AC Spalato doveva prendere il posto del glorioso e blasonato Hajduk, ma mai questa soddisfazione i calciatori e tifosi croati diedero al governo italiano. L'Hajduk rimase sempre e soltanto l'Hajduk e continuò a giocare nella ex-Jugoslavia. Allora il regime fascista ci provò con i giocatori. Era più facile esportare giocatori che squadre intere ed il talentuoso Matosic andò a militare nel Bologna, pur controvoglia. Avevano minacciato ritorsioni sulla sua famiglia in caso di diniego.

Davor Suker
Il blitz della Favorita. L’Italia affrontò nuovamente la Croazia nel 1994 a Palermo, nel quando delle qualificazioni a Euro 1996. La frizzante Croazia di Miro Blazevic sbancò la Favorita per la gioia di Franjo Tudjman, il condottiero dell’indipendenza croata e grande appassionato di calcio. L’eroe di quella sera di novembre fu Davor Suker, che realizzò una doppietta. Soltanto allo scadere Dino Baggio accorciò le distanze per la squadra di Arrigo Sacchi. Andò un po’ meglio al ritorno nell’infuocato Poljud a Spalato, dove l’Italia riuscì ad impattare per 1-1. In quella occasione il portiere Toldo fece il suo meraviglioso esordio. Bucci venne espulso per fallo da ultimo uomo ed il portiere della Fiorentina entrò a fare l’eroe. Toldo tenne testa agli attacchi croati, fino al gol su gran punizione di Demetrio Albertini. Il pareggio arrivò su rigore. Proprio Toldo atterrò Boksic in volata ed il solito Suker pareggiò dal dischetto.

Ivica Olic
Sorpresa ad Ibaraki. Dopo un pareggio in amichevole nel 1999 a Zagabria, la sconfitta più amara arrivò nel giugno del 2002 ad Ibaraki nel primo turno della Coppa del Mondo. Vieri portò in vantaggio la squadra di Trapattoni, poi nella ripresa la squadra di Jozic mortificò gli azzurri. Pareggio di Olic al 73’ e sorpasso di Rapajic al 76’.

Papera di Buffon. Nemmeno agli europei del 2012 l’Italia riuscì a battere la Croazia. 1-1 finì il match in virtù dei gol di Pirlo e Mandzukic. Tuttavia, il pareggio non cambiò il cammino dell’Italia, che si prolungò fino alla finale. L’andamento non proprio fortunato proseguì anche nel 2014, in occasione dell’ultima visita dei croati in Italia. A Milano veloce vantaggio di Antonio Candreva e quindi pareggio di Perisic su gran papera di Buffon. L’incontro però passò alle cronache soprattutto per le intemperanze dei sostenitori croati.

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