Diversi risultati roboanti hanno
caratterizzato l’inizio della fase a gruppi dell’Europa League, con ben 69 gol
complessivi. La Dinamo Zagabria ha seppellito l’Astra Giurgiu per 5-1, ancora
di più ha fatto il PAOK Salonicco con un tennistico 6-1 ai danni della Dinamo
Minsk, mentre la Steaua Bucarest ha mortificato per 6-0 l’Aab Aalborg, ma con
le sei reti che sono giunte tutte nella seconda frazione di gioco. Dal suo
canto, invece, l’Everton si è limitato ad un rassicurante 4-1 sul Wolfsburg in
una delle sfide sulla carta migliori del giovedì sera. I blues hanno ritrovato
lo smalto migliore per procedere con onore in una competizione europea, eventualità
che tra l’altro non si verifica da un po’ di tempo. I toffes nel 1985 vinsero
una storica Coppa delle Coppe, battendo per 3-1 in finale il Rapid Vienna, ma
poi ottennero di lì in poi il loro miglior risultato con gli ottavi di finale
in Coppa UEFA nel 2008, eliminati dalla Fiorentina.
In barba a quanto, invece, sostenevano certi
media le squadre italiane dal loro canto hanno proceduto molto bene nel loro
cammino europeo, portando a casa tre vittorie ed un pareggio, peraltro pesante
ottenuto dal Torino a Bruges nel match-clou del suo girone. La squadra di
Ventura ha rivelato una sorprendente maturità europea, disilludendo quegli
addetti ai lavori che pensavano ad un Toro in tono dimesso in ambito europeo.
Non si è capito il perché secondo alcuni organi di stampa le squadre italiane
dovessero giocare senza troppo impegno in Europa League. Il secondo torneo
continentale riserva, comunque, delle fonti di guadagno interessanti, alla
vincente riserva un posto nella prossima Champions League e soprattutto
consente di accumulare punti per il ranking UEFA, che ha purtroppo visto scivolare
l’Italia fin troppo in basso. Un discorso valido anche per il Napoli, che ha
battuto in rimonta lo Sparta Praga, non dopo aver temuto un’altra debacle
europea.
Il vero risultato a sensazione arriva, però,
ancora una volta da Cipro, dove l’Apollon Limassol, giocando a Nicosia, ha battuto
per 3-2 lo Zurigo, proponendosi in un girone difficile con Villareal e Borussia
Moenchegladbach. Ma non è questo al
momento il primo ed unico miracolo degli isolani.
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