L'esultanza di Borgonovo poi vanificata dal Giudice Sportivo |
Più scossi dall’elezione annunciata a capo del
governo di Carlo Tavecchio che altro, il calcio italiano ha iniziato in qualche
modo la sua attività agonistica, varando già da più di una settimana la nuova
edizione della Coppa Italia maggiore, ovvero la Tim Cup, come esigenze di
sponsor ci tengono a sottolineare. Anche questa volta, però la formula non è
stata cambiata, sovvertendo quella che è la logica imperante di chi le coppe
nazionali le hanno inventate e le giocano così come se fosse il loro primo
giorno. L’Italia è l’unico paese al mondo in cui la coppa nazionale si gioca con
criteri opposti alla logica: le più deboli vanno a giocare in casa delle più
forti, mentre le prime otto della classe entrano in competizione soltanto a
partire dagli ottavi di finale, giocando quasi un torneo a parte o quasi.
Nel tabellone principale, comunque, non sono
mancate ugualmente le sorprese anche nel secondo turno con le squadre di Lega
Pro in particolare sugli scudi. Il Bologna è stato malamente sconfitto tra le
mura amiche dal L’Aquila, mentre il Livorno ha rimediato all’Ardenza una dura sconfitta
per mano del Bassano, allenato dall’ex-torinista Antonino Asta. Mentre ha destato meraviglia anche l’exploit
della Casertana, vittoriosa sul Crotone, ritornando in auge dopo oltre un
decennio di disgrazie agonistiche.
Per cui il terzo turno si prospetta
all’orizzonte con sfide inedite o quasi per le big che entrano in corsa. La
Lazio ospita all’Olimpico il Bassano, con poca gioia per il cassiere del
botteghino crediamo, mentre il Genoa riceve il Lanciano, l’Empoli L’Aquila, il
Cesena la Casertana, l’Udinese la Ternana, il Cagliari il Catania, il Palermo
il Modena, l’Atalanta il Pisa, il Chievo il Pescara, il Verona la Cremonese e
la Sampdoria il Como, con un precedente che richiama un momento importante
della storia dei lariani. Nel 1985/86, infatti, Como perse la semifinale di
Coppa Italia proprio contro la Samp.
Dopo l’1-1 del Marassi (gol di Fausto Salsano e pareggio di Maccoppi),
il Como di Marchesi superò in casa per 2-1 i doriani. Vantaggio all’85’ di
Albiero, pareggio istantaneo due minuti più tardi di Trevor Francis e quindi
gol della vittoria nei supplementari del compianto Borgonovo. Vittoria poi
vanificata dal Giudce Sportivo che non omologò la vittoria dei lariani.
L’arbitro Redini di Pisa aveva sospeso il match per 7 minuti a causa di
incidenti e con la vittoria a tavolino in finale andò la Samp.
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