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mercoledì 23 luglio 2014

EuropaLeague2015: le squadre del Third Qualifying Round


 Karabukspor Kardemir: Fondato nel 1969, è alla sua prima partecipazione ad una competizione europea. Si è piazzato al 7° posto nell’ultima Turkish Sper Lig. E’ la squadra delle Blue Flame, appellativo che deriva dall’industria dell’acciaio (la Kardemir appunto), che sorge alle porte della città. Il pubblico dello Yanesehir Stadium (12.000 posti) è alquanto focoso.

Chernomorets Odessa. Squadra ucraina di grandi tradizioni, fondata nel 1936, e soggetta a numerosi cambi di denominazione sociale. Ha partecipato lungamente anche al campionato sovietico, ma non ha mai vinto il massimo titolo. Uniche affermazioni nella Coppa d’Ucraina nel 1992 e 1994. Lo stadio è stato ristrutturato nel 2011 in assoluta modernità.

Mainz 05. Dopo la clamorosa eliminazione patita lo scorso anno nel Third Qualifying Round per mani dei moldavi del Gaz Metan ai calci di rigore, il Mainz ci riprova. Dopo una lunga gavetta in Zweite Bundesliga, i rossi di Magonza provano a stabilirsi nei piani alti del massimo campionato. Al 7° posto nella passata stagione. In squadra anche un nipponico e due coreani. Bello il Coface Arena da 34.000 posti.

Olympique Lione. Abituato negli ultimi tempi a giocare in Champions League, l’OL adesso deve rilanciare le proprie quotazioni nell’Europa League. Squadra ancora dotata di un tasso tecnico importante.

Hull City. I suoi tifosi gli hanno impedito che ne venisse cambiata la storica denominazione sociale da Hull City ad Hull Tigers, che il solito sconsiderato magnate di turno voleva imporre. Le tigri arrivano peraltro alla loro prima partecipazione europea, dopo aver perso la finale di FA Cup per mano dell’Arsenal. L’atmosfera sarà senza dubbio delle migliori.

Torino. Il ritorno in Europa dei granata è uno di quegli elementi che entusiasmano il gioco del calcio. Tanti anni di assenza e sofferenza per ritrovare il Toro in una competizione continentale. Il Torino raggiunse l’apice della sua storia europea nel 1991/92, arrivando alla finale di Coppa UEFA, persa soltanto per effetto dei gol subiti in casa, dopo due pareggi, al cospetto dell’Ajax. Ventura vorrebbe firmare l’ennesimo miracolo alla guida dei torinisti.

PSV Eindhoven. In bacheca il club della Philips può contare una Coppa UEFA vinta nel 1978 ai danni del Bastia ed una Coppa dei Campioni griffata nel 1998, beffando ai calci di rigore il Benfica. Club che attualmente punta sul settore giovanile e che auspica di ritornare in auge, dopo qualche tempo di anonimato.

Atromitos. Squadra rivelazione dell’ultimo campionato greco, è giunto infatti 3°, l’Atromitos ritorna in Europa League, dopo la eliminazioni beffa patita lo scorso anno nel turno di play-off ad opera dell’AZ Alkmaar. Squadra coriacea che ha perso due finali di coppa nazionale nel 2011 e 2012. Vi militano gli italiani Cennamo e Napoleoni, che qui pare vivano bene. E’ la squadra della parte ovest di Atene. I suoi supporters sono una sorta di Fedayn.


Real Sociedad. Fondata nel 1909 a San Senbastian, è la seconda squadra, almeno per numero di trofei vinti, delle Province Basche. Ha vinto due volte la Liga così come la Copa del Rey. Il suo miglior risultato europeo risale al 1992/93, arrivando alla semifinale della Coppa dei Campioni ed eliminato con il minimo scarto dall’Amburgo. Meno autarchico dell’Athletic Bilbao, negli ultimi tempi sponsorizza il bel gioco.

Astra Giurgiu. Fino al 2012 era nota come Astra Ploiesti, poi il club è traslocato a Giurgiu con ovvie conseguenze di denominazione. Squadra rivelazione che infatti ha vinto l’ultima Coppa di Romania, giungendo anche seconda in campionato. La squadra bianconera è un’autentica multinazionale.

Dynamo Mosca. Squadra storica del calcio moscovita, nata sotto il patrocinio del Minisetro degli Interni sovietico. La suqa rivalità è stata sempre alta nei confronti dello Spartak. Nel 1936 vinse a Kharkov il primo derby di fronte a 60.000 spettatori. Nel 1972 ha raggiunto la finale di Coppa delle Coppe, battuta poi dai Rangers Glasgow. Vi milita il tedesco Kurany, a cui si è appena aggiunto anche il francese Valbuena.

Ironi Kiryat Shmona. Club molto giovane nato appena nel 2000, ma già con in bacheca un titolo nazionale, quello del 2012.  Ci ha messo poco tempo per entrare nell’aristocrazia del calcio israeliano.

Young Boys. Non vince il titolo elvetico dal 1986, ma l’undici di Berna continua a rimanere uno dei club più prestigiosi del calcio rossocrociato. I giallo neri vantano il loro miglior risultato europeo nella Coppa dei Campioni del ’59, quando giunsero in semifinale per essere poi eliminati dallo Stade Reims.

Ermis Aradippu. Per la prima volta ai vertici del calcio cipriota ed esordiente in ambito internazionale, l’Ermis trova origini ad Aradippu, insediamento nato alla periferia di Larnaca. Fondato nel 1958, è arrivato in massima divisione per la prima volta nel 1983. Nel 2013 ha vinto il campionato di seconda divisione. E quindi ha subito giocato una stagione di prestigio nel massimo torneo. Il nigeriano Marco Tagbajumi è la punta di diamante della squadra, fu prelevato dall’APEP. Il pronostico contro lo Young Boys sembra sulla carta proibitivo, ma negli ultimi tempi con i ciprioti non si sa mai.

Viktoria Plzen. Nato nel 1911, è però il club nuovo del calcio ceko. Il suo compito è quello di migliorare i sedicesimi di finale raggiunti in Europa League negli ultimi due anni. Squadra di buona levatura tecnica.

Bruges. Negli Anni Settanta fu finalista sia in Coppa UEFA che in Coppa dei Campioni e battuto due volte dal Liverpool. Il Bruges rimane la maggiore antagonista dell’Anderlecht, ma sentiti sono i derby cittadino con il Cercle e regionale con il Gent. Da tempo i nerazzurri non fanno qualcosa di significativo in Europa. Nel 1988/89 hanno già affrontato il Brondby nel primo turno di Coppa dei Campioni. Vittoria in casa di misura con gol di Bettagno e quindi sconfitta per 2-1 in Danimarca, ma gol decisivo proprio di un danese, tale Kenneth Brylle, ex-Anderlecht.

Brondby.Sorto appena nel 1964, è la squadra danese che ha fatto meglio in Europa in assoluto, raggiungendo le semifinali di Coppa UEFA nel 1990/91 ed estromesso dalla Roma all’Olimpico. E’ stata la squadra della famiglia Laudrup, avendovi militato papà Finn e quindi i talenti naturali Miki e Brian. Forte la sua rivalità con il FC Copenaghen, club nato da poco dalla fusione di altri due club, ma con un buon numero di tifosi al seguito.

Rio Ave. Squadra del nord del Portogallo che prende il nome dal fiume che sfocia nell’Oceano Atlantico. Ha perso la finale di coppa nazionale contro il Benfica e quindi per la prima volta gioca in Europa. Difficile il suo accoppiamento con il solido e più rodato Goteborg.

 

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