Michel Platini |
Non era mai accaduto nella ormai lunga storia
della Coppa del Mondo che tre squadre che in precedenza avessero vinto il
titolo iridato si ritrovassero nello stesso girone di una fase finale. Un
fatto, o forse anche un espediente, effettivamente poco congeniale e poco
digeribile per le esterrefatte Italia,
Uruguay ed Inghilterra, che nel
Gruppo D si contenderanno i due posti per passare al secondo turno, in compagnia
peraltro della matricola Costarica.
Questione di ranking, direbbe qualcuno, ma nemmeno tanto se andiamo a ben
riflettere viceversa sulla composizione quantomeno fantasiosa e sproporzionata nei
valori e nei parametri degli altri gironi. Del resto la polemica non è tardata
a montarsi, anche perché forse era preventivata fin dalla vigilia, con i
vertici della FIFA che non facevano neanche mistero su un certo tipo di poco
logico presorteggio. In effetti alla Francia,
squadra che si è qualificata in una partita di spareggio molto discussa ai
danni dell’Ucraina, è andata molto meglio che agli italiani che agli stessi
inglesi. I transalpini, infatti, affronteranno in un derby europeo la Svizzera
e quindi le outsider Ecuador ed Honduras, ma nulla di trascendentale o quasi.
Al momento i francesi sembrano godere di favoritismi che neanche i loro tifosi
vogliono di buon grado accettare. Dopo la vittoria decisiva di Parigi contro l’Ucraina,
non poche polemiche si erano sollevate nei confronti dei galletti, più che
altro per le modalità con questa la insperata vittoria era stata agguantata.
Dubbi e polemiche erano anche nate sulla stessa conduzione di gara dell’arbitro.
Del resto, un amico in seno alla FIFA i francesi lo hanno ed è pure alquanto
noto. Michel Platini dovrebbe essere
come suol dirsi un uomo di calcio, in quanto e soprattutto perché a pallone vi
ha giocato, e pure ad un certo livello. Ma il suo allontanamento dal rettangolo
verde è stato sin troppo netto. Le sue decisioni di dirigente del calcio lo
fanno sembrare uno che ha giocato a pallone più di cinquanta anni fa o forse
addirittura in un’altra vita. Ma non dovrebbe essere così per uno che è stato
idolo delle folle. I 3 Palloni d’Oro vinto con gli altri amici francesi di
France Football ed i tanti titoli juventini raccolti ne avrebbero dovuto
lasciare un ricordo indelebile ed ancor di più. Ma Monsier Plus adesso pare
molto più noto e ricco attualmente nelle vesti di dirigente del pallone e non
viceversa. Il girone “confezionato” per la Francia lascia molte perplessità, ma
poi in campo in fin dei conti ci vanno pur sempre le squadre ed i giocatori.
La terra brasiliana dovrebbe dal punto di
vista dell’amarcord consegnare maggiori fortune all’Uruguay, che a Rio de
Janeiro nel 1950 conquistò il più clamoroso dei titoli mondiali in assoluto. In
Brasile lo ricordano come il Maracanazo,
una vera e propria tragedia che culminò in più di un suicidio tra i tifosi
auriverdi. La stessa esperienza fu invece catastrofica sia per l’Italia che per
l’Inghilterra. Ma se gli azzurri persero almeno con la Svezia, gli inglesi le
buscarono dagli amateurs degli Stati Uniti. U qualcosa di cui effettivamente
non si può raccontare. I costaricensi, invece, la vivranno purtroppo senza
grosse ambizioni questa fase finale. Ma nel 1984, nel corso delle Olimpiadi di
Los Angeles, a Pasadena superarono l’Olimpica Italiana con una vittoria a dir
poco a sorpresa. Al 33’ del primo tempo infatti Rivers superò Zenga e l’Italia collezionò un’altra di quelle sue
sconfitte storiche, ma speriamo che sia soltanto un brutto ricordo.
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