Adriano e Kakà esultano |
Il Brasile ottiene il suo secondo successo in
Confederations Cup a distanza di 8 anni, aggiudicandosi peraltro il trofeo in
uno dei più spettacolari e classici confronti del calcio internazionale, cioè
il derby contro l’Argentina. Anche se la squadra di Carlos Alberto Parreira non
ha brillato proprio tantissimo almeno nella prima parte del torneo. I
brasiliani, infatti, dopo l’esordio vincente per 3-0 sulla Grecia, sono stati
castigati dal sorprendente Messico e da un gol di Borgetti, prima di impattare
per 2-2 contro il Giappone e conquistare l’accesso alle semifinale per differenza-reti
proprio nei confronti dei nipponici. Nella semifinale di Norimberga la Selecao
poi finalmente rileva tutto il proprio valore e riesce a superare per 3-2 una
coriacea Germania, grazie ad una doppietta di Adriano e ad un gol di
Ronaldinho.
Il Messico, invece, pare essere nuovamente sulla
buona strada per ripetere il clamoroso successo del 1999. Merito anche del tecnico
argentino Mario La Volpe, capace in semifinale di mettere in crisi anche i
connazionali della Selecciòn allenata da Josè Pekerman. Ad Hannover il Messico
passa in vantaggio con il difensore Salcido al 104’, ma è agguantato da Luciano
Figueroa al 110’, attaccante che avrà un futuro anche se breve anche al Genoa.
Poi nella lotteria dei rigori i messicani cedono il passo immeritatamente.
Sbaglia l’ultimo tiro Osorio ed il suo errore purtroppo risulta decisivo.
La finale, dunque, ripropone quello che è
stato l’atto decisivo anche della Copa America del 2004 e cioè un sontuoso
derby tra Brasile ed Argentina. A Francoforte, però, questa volta non c’è
storia e la Selecao prevale con un netto 4-1. Adriano sigla una doppietta,
seguito poi da Kakà e Ronaldinho. Quando Aimar accorcia le distanze, la finale
è già finita da un pezzo. Il Brasile vince la Confederations Cup ed Adriano si
aggiudica il titolo di miglior giocatore e quello di capocannoniere con 5 gol.
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