il logo del Newell's Old Boys |
L’Atletico Mineiro per giunta rimane l’unica
squadra del Brasile in lizza per la vittoria finale, dopo che le compagini
auriverdi parevano dominare il torneo. I bianconeri di Ronaldinho dovranno,
comunque, regolare un avversario non facile come il Newell’s Old Boys, che ha estromesso i connazionali del Boca Juniors dopo una serie di calci di
rigore tra le più lunghe della storia della Libertadores. Gli stessi leprosos nel 1992 avevano eliminato
l’America Calì con una serie di tiri dagli undici metri interminabile. Il
Newell’s guadagna, ad ogni modo, la terza semifinale nella sua storia (dopo 21
anni), in una stagione peraltro indimenticabile, che la vede primeggiare in
campionato e con buone chance anche in Copa Argentina.
L’altra semifinale, invece, finisce per
riservarci un confronto ancora più inedito tra i colombiani dell’Independiente Santa Fè di Bogotà ed il
paraguayani dell’Olimpia Asunciòn,
che hanno estromesso la Fluminense, squadra comunque accreditata concretamente
per la vittoria finale. El Decano
torna ad affrontare una squadra colombiana dopo ben 24 anni. Nel 1989 l’Olimpia
infatti affrontò in finale l’Atletico Nacional de Medellìn, perdendo dopo una
incredibile serie di calci di rigore con protagonisti Renè Higuita e proprio
Hugo Ever Almeida, attuale tecnico della squadra di Asunciòn. L’uruguagio Juan
Manuel Salgueiro ha firmato con una doppietta il passaggio del turno dei paraguayani.
E la Copa Libertadores non finisce di stupire. (accanto, Ever Almeida, attuale allenatore dell'Olimpia, ha vinto la Copa Libertadores per due volte tra i pali dello stesso club di Asunciòn nel 1979 e nel 1990)
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