Ronaldinho |
Varie
vicissitudini hanno caratterizzato fino ad ora le partecipazioni, peraltro
arrivate complessivamente a 5, dell’Atletico Mineiro in Copa Liberatdores. Dopo
aver vinto il primo titolo brasiliano in assoluto nel 1971, nel ’72 il Galo non
riuscì a superare neanche il primo turno nonostante l’apporto del bomber Dario
Maravilha. Complice anche un’agguerrita partita in casa dell’Olimpia Asunciòn,
che l’Atletico perse a tavolino, dopo aver accumulato ben 4 espulsioni. Nel
’78, invece, grazie a Paulo Isidoro e a Cerezo la squadra approdò al gironcino
di semifinale senza troppa fortuna, però, mentre nell’81 fu vittima
predestinata del Flamengo. L’Atletico Mineiro guadagnò il diritto a giocare uno spareggio a Goiana contro i
carioca. Ma la Conmebol mandò ad arbitrare quella partita il signor Ricardo
Wright, appartenente alla sezione di Rio (!). Il Galo abbandonò il campo,
avendo ricevuto 5 espulsioni intorno al 37’. Nel 2000, invece, i brasiliani si
sono spinti fino ai quarti, eliminati dai connazionali del Corinthians, grazie
al gol decisivo di Ricardinho.
L’Atletico Mineiro non ha mai affrontato in
una competizione della Conmebol una
formazione messicana. Del resto lo stesso
Tijuana è alla sua prima partecipazione assoluta alla Copa Libertadores,
interpretando egregiamente il suo ruolo di outsider. Ha messo in crisi il
Corinthians ed ha eliminato anche il Palmeiras. Dal suo canto l’Atletico sente
che l’opportunità per cavalcare la Libertadores è quanto mai propizia. Ottimo
lo stato di forma di Ronaldinho, così come la vena realizzativa del cannoniere
Jo e le giocate del nuovo talento Bernard.
colpo di testa Dario Dadà Maravilha |
Il Tijuana si affida in parte anche al fattore
campo e all’entusiasmo della città più remota in assoluto che abbia mai
partecipato alla Copa Libertadores. La città dei Xolos sorge a ridosso del
confine con gli States ed un cartello di benvenuto recita: “Bienvenidos a Tijuana, tequila, sexo e marijuana”. El turco
Mohamed, il tecnico argentino del Tijuana, prova a giocarsi le sue carte fino
in fondo. Le sorprese in questo caso non sono mai escluse.
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