Gabriel Omar Batistuta |
La
Confederations Cup ha per forza di cose una storia giovane ed arricchitasi di
prestigio e considerazione con il susseguirsi delle sue edizioni. Oltretutto
questa manifestazione nacque nel 1992 nemmeno per iniziativa della stessa FIFA,
ma per un’intuizione delle federazione calcistica dell’Arabia Saudita, che
istituì la King Fahd Cup, intitolando dunque la competizione al nome del suo
sovrano, che dava in verità anche il nome allo stadio di Ryadh. Vi presero parte soltanto quattro nazionali,
che erano i padroni di casa dell’Arabia Saudita, i campioni africani della
Costa d’Avorio, i detentori della Gold Cup del Centroamerica degli Stati Uniti
e i vincitori della Copa America dell’Argentina.
Il torneo si disputò nell’ottobre del 1992 e l’Argentina,
come da pronostico del resto, cavalcò indisturbata fino alla vittoria del
trofeo, imbottendo di gol in semifinale la Costa d’Avorio. Un perentorio 4-0
firmato da una doppietta di Gabriel Omar Batistuta e dalle singole di
Altamirano ed Alberto Acosta. Sempre a Ryadh, dinanzi a ben 80.000 spettatori,
invece l’Arabia Saudita strapazzò con un netto 3-0 gli States, guadagnando la
proibitiva finale del torneo. Tuttavia, l’Argentina il 20 ottobre a Ryadh vinse
effettivamente senza problemi, confermando l’enorme divario tecnico esistente
tra le due parti. Il centrocampista in forza all’Atalanta Leo Rodriguez,
Caniggia e Simeone siglarono le tre reti che schiantarono i sauditi, che
firmarono con Al Owairan il gol della bandiera. Lo stesso Al Owairan due anni
più tardi alla Coppa del Mondo americana avrebbe realizzato un gol bellissimo
contro il Belgio, evitando in dribbling buona parte degli avversari fiamminghi.
L’Argentina si aggiudicò la prima edizione
della King Fahd Cup, antesignana della Confederations Cup. Nel 1985 bisogna
ricordare che la Francia di Platini si aggiudicò la Coppa Artemio Franchi
battendo l’Uruguay in una sorta di Coppa Intercontinentale per Nazioni, impresa
ch riuscì nel 1993 anche all’Argentina ai danni della Danimarca ai calci di
rigore a Buenos Aires. Ma le buone intenzioni degli organizzatori di questi
tornei confluirono con maggiore logica nella futura nascita della
Confederations Cup.
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