Battendo
per 2-0 tra le mura amiche il modesto VVV Venlo, l’Ajax ha conquistato il
secondo titolo nazionale consecutivo ed il trentunesimo della sua storia. Un
exploit che probabilmente passa un po’ inosservato nel panorama calcistico
europeo, ma non bisogna dimenticare che
il campionato olandese rimane pur sempre l’espressione della nazionale
calcistica che attualmente significa la squadra vice-Campione del Mondo in
carica. Anche se gran parte di quelli che compongono la Nazionale Orange
giocano in squadre al di fuori dei confini nazionali. Tuttavia, anche in questo
caso l’Ajax conserva la sua ricetta vincente, affidata ai giovani di talento ed
alla guida tecnica dell’allenatore emergente Frank de Boer, peraltro già
colonna della Nazionale, del Barcelona e dello stesso Ajax. Ma ad Amsterdam il
calcio giovanile è una filosofia di vita ed il club ajacide si appresta a
godersi l’ennesima nidiata di talenti. Da Gregory Van der Wiel, terzino con licenza
di incursore, a Enoh, polmone camerunense di centrocampo, passando per l’islandese
classe ’90 Sightorsson, arrivato in questo caso dall’AZ Alkmaar, e per il serbo
Sulejmani, classe ’86 ed ormai una certezza, ed ancora per la classe
cristallina del danesino Christian Eriksen, classe ’92 che l’Ajax pescò
giovanissimo nell’Odense.
L’Ajax ha vinto il titolo precedendo in
classifica gli eterni rivali del Feyenoord, finalmente tornati all’altezza di
disputare un campionato competitivo, ma la squadra di De Boer ha fatto
discretamente bene anche in Europa, soprattutto se non fosse stato defraudato
dal Lione nella farsa sciagurata di Zagabria al cospetto della Dinamo. Ad ogni
modo, cercando ovviamente di tenersi ben stretti i suoi talenti, l’Ajax pensa
ad una prossima stagione ancora da protagonista, magari scovando qualche altra
stella del calcio mondiale e soprattutto provando a fare bella figura in
Champions League, dove il calcio olandese manca nelle vesti di protagonista da
un po’ di tempo.
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