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lunedì 23 aprile 2012

Sotto 2 Bandiere: Luciano Marangon


Mancino puro dallo spunto sgusciante, Luciano Marangon fu tra i migliori interpreti nel ruolo del terzino fludificante a cavallo degli Anni Settanta ed Ottanta. Nato a Quinto nella provincia trevigiana, si mise in luce nel vivaio della Juventus, ma tuttavia con i bianconeri non riuscì mai a debuttare in prima squadra. Anzi nel ’75 passò prima in prestito e poi a titolo definitivo nelle file del Lanerossi Vicenza, club in cui militò addirittura fino a 1980. Fu tra gli artefici del miracolo del club biancorosso, che nel 1978 assunse l’appellativo di Real Vicenza per aver conquistato uno storico secondo posto in campionato ed aver conteso il titolo di Campione d’Italia proprio alla Juventus.


 Marangon viaggiava a ritmi forsennati sull’out di sinistra del campo, risultando tra i migliori mancini del nostro campionato, alle spalle del solo Antonio Cabrini, che si mise in luce proprio per i Mondiali d’Argentina del 1978. Nell’estate dell’80, complice la retrocessione tra i cadetti della squadra veneta, Marangon approda all’ambizioso Napoli di Marchesi, disputando un ottimo campionato. La sua stagione conta bel 26 presenze e un terzo posto in campionato, con il tricolore che sfugge ai partenopei proprio nel momento topico della stagione. Luciano, però, inizia a prender gusto nel cambiare più frequentemente casacca, dopo essersi legato per molte stagioni al Vicenza. Infatti, nel 1981/82 va a vestire la maglia della Roma, che pure dichiara ambizioni d’alta classifica, senza però riuscire a centrare lo Scudetto anche in questo caso. Nell’anno al servizio dei giallorossi colleziona anche la sua unica presenza in Nazionale. Bearzot lo manda in campo nella sfida pre-Mundial di Lipsia contro la Germania Est, senza poi successivamente concedergli altra chance di scendere in campo.

 Tuttavia, nel 1983 cambia ancora aria e dalla Capitale si trasferisce al neopromosso Hellas Verona. Con gli scaligeri consegue i risultati che non aveva raggiunto in altre piazze e dopo aver sfiorato in ben tre occasioni il titolo nazionale, nel 1985 Marangon lo Scudetto lo vince con la maglia del Verona. Il primo ed unico per la società gialloblu. Il titolo conquistato nel Veneto, però, non convince Marangon a rimanere nel Verona ed infatti il terzino sinistro accetta il lauto ingaggio di Ernesto Pellegrini, Presidente dell’Inter che nutre grosse ambizioni per il club meneghino. A Milano Marangon gioca per due stagioni, senza conseguire però i risultati sperati. Nel secondo anno in maglia nerazzurra gioca appena tre partite di campionato, ma Pellegrini non lo lascia partire lo stesso, anche se il giocatore avrebbe una concreta richiesta da parte degli inglesi del Tottenham Hotspur. Pellegrini non lo cede e Marangon ad appena trentun anni si ritira dal calcio giocato, cimentandosi nella proficua attività di procuratore dei calciatori.

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