Mancino puro dallo spunto sgusciante, Luciano
Marangon fu tra i migliori interpreti nel ruolo del terzino fludificante a cavallo
degli Anni Settanta ed Ottanta. Nato a Quinto nella provincia trevigiana, si
mise in luce nel vivaio della Juventus, ma tuttavia con i bianconeri non riuscì
mai a debuttare in prima squadra. Anzi nel ’75 passò prima in prestito e poi a
titolo definitivo nelle file del Lanerossi Vicenza, club in cui militò
addirittura fino a 1980. Fu tra gli artefici del miracolo del club biancorosso,
che nel 1978 assunse l’appellativo di Real Vicenza per aver conquistato uno
storico secondo posto in campionato ed aver conteso il titolo di Campione
d’Italia proprio alla Juventus.
Marangon
viaggiava a ritmi forsennati sull’out di sinistra del campo, risultando tra i
migliori mancini del nostro campionato, alle spalle del solo Antonio Cabrini,
che si mise in luce proprio per i Mondiali d’Argentina del 1978. Nell’estate
dell’80, complice la retrocessione tra i cadetti della squadra veneta, Marangon
approda all’ambizioso Napoli di Marchesi, disputando un ottimo campionato. La
sua stagione conta bel 26 presenze e un terzo posto in campionato, con il
tricolore che sfugge ai partenopei proprio nel momento topico della stagione.
Luciano, però, inizia a prender gusto nel cambiare più frequentemente casacca,
dopo essersi legato per molte stagioni al Vicenza. Infatti, nel 1981/82 va a
vestire la maglia della Roma, che pure dichiara ambizioni d’alta classifica,
senza però riuscire a centrare lo Scudetto anche in questo caso. Nell’anno al
servizio dei giallorossi colleziona anche la sua unica presenza in Nazionale.
Bearzot lo manda in campo nella sfida pre-Mundial di Lipsia contro la Germania
Est, senza poi successivamente concedergli altra chance di scendere in campo.
Tuttavia,
nel 1983 cambia ancora aria e dalla Capitale si trasferisce al neopromosso
Hellas Verona. Con gli scaligeri consegue i risultati che non aveva raggiunto
in altre piazze e dopo aver sfiorato in ben tre occasioni il titolo nazionale,
nel 1985 Marangon lo Scudetto lo vince con la maglia del Verona. Il primo ed
unico per la società gialloblu. Il titolo conquistato nel Veneto, però, non
convince Marangon a rimanere nel Verona ed infatti il terzino sinistro accetta
il lauto ingaggio di Ernesto Pellegrini, Presidente dell’Inter che nutre grosse
ambizioni per il club meneghino. A Milano Marangon gioca per due stagioni,
senza conseguire però i risultati sperati. Nel secondo anno in maglia
nerazzurra gioca appena tre partite di campionato, ma Pellegrini non lo lascia
partire lo stesso, anche se il giocatore avrebbe una concreta richiesta da
parte degli inglesi del Tottenham Hotspur. Pellegrini non lo cede e Marangon ad
appena trentun anni si ritira dal calcio giocato, cimentandosi nella proficua
attività di procuratore dei calciatori.
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