Il direttore di gara Marco Guida di Torre Annunziata |
La stagione in corso non è risultata senza dubbio agevole per la classe arbitrale italiana. Il campionato di Serie A ancora una volta ha lamentato qualche errore clamoroso di troppo delle giacchette nere. Tuttavia, quello italiano è un movimento arbitrale che guadagna, però, consensi in ambito internazionale e i direttori di gara italiani si stanno mettendo in luce negli importanti progetti della UEFA. Uno di questi è senza dubbio il C.O.R.E. (il Centre Refereeing Excellence) con sede a Nyon, che nasce proprio come idea della UEFA di innalzare gli standard arbitrali. In pratica i fischietti più giovani e promettenti vengono mandati in Europa a maturare importanti esperienze sia tecniche che anche di formazione. Da parte italiana tra i primi ad essere scelti sono stati l’arbitro Marco Guida della sezione di Torre Annunziata e gli assistenti Alessandro Giallatini di Roma2 e Fabiano Preti di Mantova. Il percorso formativo sostenuto dai ragazzi italiani è davvero ricco ed interessanti , a cominciare dal loro coach-tutor il tedesco Aaron Schmiduber, che diresse partite dei Mondiali del ’90 in Italia e la finale di Champions League del ’92 tra la Sampdoria ed il Barcelona. Al di là di aggiornamenti sulle nozioni tecniche gli arbitri vengono anche indottrinati nella lingua inglese, oramai indispensabile per dirigere gare internazionali.
La terna arbitrale italiana si è meritata anche una designazione per la partita del campionato francese della National, in pratica una quarta divisione, tra il Frejeus ed il Beauvais. E’ andato tutto bene. Anzi l’AIA ha già comunicato chi saranno i prossimi a ripetere questa esperienza: Davide Massa di Imperia, Sergio Ranghetti di Chiari e Andrea Crispo di Genova.
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