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sabato 30 luglio 2011

Miti e curiosità della Scarpa d'Oro- 4a parte

Il giovane brasiliano Ronaldo vincitore della Scarpa d'Oro
La Scarpa d’Oro del nuovo corso. Tuttavia, la Scarpa d’Oro tornò ad essere assegnata a partire dalla stagione del 1996/97. Fortunatamente una nutrita schiera di estimatori legata ad un calcio per così dire da un sapore antico caldeggiò il ripristino dello storico e prestigioso trofeo, anche se con un criterio di assegnazione diverso. Si stabilì pertanto un coefficiente di difficoltà per ciascun campionato maniera tale che i gol realizzati ad esempio in Italia, Inghilterra e Spagna risultavano più pesanti e meglio compensati di quelli siglati a Cipro, in Albania o in Estonia. L’egida questa volta non toccava a France Football e all’Adidas, ma a ESM, che raccoglieva sotto al propria sigla tutte le testate calcistiche specializzate europee.

 La prima nuova Scarpa d’Oro pertanto fu vinta da un giovane Ronaldo in forza al PSV Eindhoven, che ebbe la meglio sul connazionale Jardel con la maglia del Porto e del turco del Galatasary Hakan Sukur. Da quella edizione, tranne che poche eccezioni, l’albo d’oro della Scarpa d’Oro registrò quasi sempre vincitori che poi avrebbero registrato anche una carriera di ricca di successi. Il greco Nikos Machlas in forza agli olandesi del Vitesse Arnhem vinse nel 1998, seguito da Mario Jardel, che poi trionfò anche nel 2002. I successi del brasiliano del Porto furono inframmezzati dai nomi dell’inglese del Sunderland Kevin Phillips e dello svedese del Celtic Glasgow Henrik Larsson.

 Pertanto con il nuovo sistema di assegnazione i successi di un certo prestigio non erano un caso, né tantomeno una rarità. Infatti, nel 2003 vinse l’olandese del Deportivo La Coruna Roy Makaay, mentre nel 2004 e nel 2005 trionfò per due stagioni consecutive il francese dell’Arsenal Thierry Henry, anche se nella seconda occasione condivise il primato con l’uruguagio del Villareal Diego Forlàn. Nel 2006 e nel 2007 vinsero per la prima volta in assoluto due calciatori del campionato italiano. Nel 2005 si affermò Luca Toni della Fiorentina ed un anno più tardi Francesco Totti della Roma. Non a caso nel 2008 giunse il riconoscimento anche per il portoghese del Manchester United Cristiano Ronaldo, prima di accasarsi al Real Madrid. Nel 2009, invece, ha bissato il successo Diego Forlàn, questa volta vestendo la casacca dell’Atletico Madrid, precedendo il camerunese del Barcelona Samuel Eto’ò e l’attaccante Marko Janko del Salisburgo. Tuttavia, l’albo d’oro del prestigioso riconoscimento ha proseguito la sua storia con nomi altisonanti, che stanno rivalutando ancora di più il titolo di cannoniere più prolifico d’Europa. Nel 2010, infatti, ha trionfato l’argentino del Barcelona Lionel Messi, davanti all’italiano Di Natale. Mentre nel 2011 ha vinto per la seconda volta il portoghese Cristiano Ronaldo, questa volta indossando la maglia del Real Madrid ed autore di ben 40 gol.

 Pertanto anche con un criterio di assegnazione diverso la storia della Scarpa d’Oro prosegue con il suo albo d’oro e con i suoi gol. Il trofeo ha in qualche maniera caratterizzato la storia del calcio europeo, che comunque segnalava all’attenzione generale la prolificità dei bomber del Vecchio Continente.

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